Liberty al Vomero Via Luigia Sanfelice

Lasciate alle spalle le parole del De Rerum Natura incise sulla facciata laterale della stazione della funicolare a Via Cimarosa, a pochi passi dal cuore pulsante del Vomero e dalla sua passeggiata tra le vetrine, inizia un percorso in una Napoli “calma”, dove gli occhi si incantano e il cuore sembra acquietarsi. Ad accompagnare questo splendido viaggio, il silenzio, i colori, le forme, gli ornamenti degli edifici e delle ville che ci portano nel Liberty partenopeo. Le architetture di primo 900 che si susseguono da via Luigia Sanfelice, Via Gioacchino Toma, Via Palizzi, fino alle scale del Petraio, si fondono armonicamente con visuali di straordinaria bellezza, quelle sull’intera città che è ai piedi della collina e del mare che si apre all’orizzonte. Introducono il viaggio due edifici che portano una firma di eccellenza nel panorama dell’urbanistica del 900: Avena.

Il padre, Adolfo, autore di Villa Loreley in Via Toma, risalente al 1912, Gino, il figlio, di cui si ammira il primo palazzo scendendo su Via Luigia Sanfelice, al civico 3b. E’ una delle prime realizzazioni di Gino Avena che risente fortemente dell’influenza paterna, radici che, unitamente all’amore per la decorazione e per le architetture che danno emozioni e bellezza, conserverà anche negli edifici realizzati in età matura, come il Palazzo Panorama a Via Aniello Falcone, fino ad arrivare all’Hotel Majestic, quando le linee semplici e schematiche del razionalismo funzionalista si erano affermate massicciamente nel tessuto urbanistico napoletano.

Osservare entrambi gli edifici, la facciata di Gino Avena con le sue aperture di forme variegate, gli intonaci decorati, gli elementi di ispirazione neoromanica, il ferro battuto e Villa Loreley nella sottostante Via Toma, dalle linee curve, gli archi e le colonnine, la veranda angolare, in un gioco di forme e volumi che colpisce lo sguardo, è come assistere ad un immaginario dialogo tra padre e figlio, in una cornice naturale dove non si stenta a credere che “Hic labori praemium quies”.

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Marialaura D'amore

Laureata in giurisprudenza, lavora nel settore pubblico e nutre un grande amore per l’arte, la storia, le architetture, i musei e i panorami di Napoli, che fotografa nelle sue passeggiate.

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