Una delle peculiarità di Napoli è che ti stupisce quando meno te lo aspetti
In un vicoletto che si affaccia su via Salvator Rosa, una delle vie principali che collega il centro storico al Vomero, un tempo aperta campagna, nota anche come “infrascata”, uno scorcio che lascia “spiazzati”: è la Chiesa della Santissima Trinità alla Cesarea o Santa Maria del Rimedio.
Costruita alla fine del 600, proprio per godere della frescura della campagna, dai padri Trinitari Italiani della Redenzione dei Captivi dellOrdine di S. Maria della Mercede, prima vi insisteva un palazzo appartenuto al Cardinale Belmosto, con annesso monastero.
Quest’ultimo ospita oggi l’ostello della gioventù, noto a molti turisti.
Pare che proprio nella chiesa della Santissima Trinità alla Cesarea era solito pregare Padre Pio, durante il periodo della sua permanenza a Napoli.
Inagibile dal terremoto del 1980, la chiesa versa purtroppo in stato di abbandono. Lo testimonia la facciata esterna che, sullo sfondo di una scala a doppia rampa in piperno, presenta il portone di ingresso murato.
Le condizioni interne della chiesa barocca, in passato visibili in occasione di alcune edizioni della manifestazione “Maggio dei monumenti”, per converso, sarebbero meno degradate.
Chi ha avuto la fortuna di visitarla ne descrive i ricchi decori della navata e gli affreschi della volta a crociera.
Uno dei tanti tesori di Napoli che si auspica non sia condannato all’oblio…