
Un cortile enorme sul quale si affaccia l’ex Conservatorio dello Spirito Santo, così chiamato perché fatto costruire, intorno alla seconda metà del 1500, dalla confraternita degli Illuminati dello Spirito Santo per accogliere ragazze povere e figlie di prostitute alle quali veniva insegnato un mestiere. Nel 1590 la Confraternita fu autorizzata dal Governo ad aprire una tesoreria pubblica per depositi con cui finanziare le proprie opere di beneficenza e successivamente ad emettere fedi di credito, una specie degli attuali assegni circolari.
Il complesso, dopo che furono aboliti i Monasteri, passò nella proprietà del Banco delle Due Sicilie e dopo l’Unità divenne Banco di Napoli. Nel 1963 ne fu affidata la completa ristrutturazione al grande architetto Marcello Canino. Il complesso oggi ospita i Dipartimenti di Architettura dell’Universita Federico II.
Una particolarità, entrando nel cortile, si puo’ osservare sul campanile che sormonta la facciata un esemplare di orologio a sei ore, detto anche “alla romana”. Fino all’età di Napoleone, il tempo si scandiva a partire dall’Ave Maria della sera, dopo il tramonto.
L’orologio compiva quattro giri completi nelle 24 ore e la giornata era suddivisa in quattro intervalli da 6 ore ciascuno. Era anche prevista la cosiddetta ribotta: la ripetizione dei rintocchi a distanza di un minuto.
A Napoli, a Via Toledo

