
La più elegante facciata rinascimentale di Napoli, così è stata definita dal grande storico dell’architettura Roberto Pane, quella esterna del Palazzo Marigliano o Palazzo di Capua. A Via San Biagio dei Librai. Un edificio al quale sono legate le vicende di Costanza di Chiaromonte, moglie in seconde nozze di Andrea de Capua e la congiura di Macchia, qui ordita da Gaetano Gambacorta, principe di Macchia, con i nobili Carafa, Capece e de Sangro, per rovesciare il governo vicereale spagnolo. Un cortile suggestivo sul quale si affaccia una scalinata settecentesca a doppia rampa sormontata dal giardino pensile. Un colpo d’occhio che fa meraviglia, conducendo chi lo attraversi in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Lo stupore non si arresta alla bellezza dell’architettura, rivive e si alimenta con l’Ospedale delle bambole e il suo museo, ubicati proprio nel cortile del palazzo. Antica tradizione artigianale che da generazioni si dedica al restauro di “bambole, orsetti e compagni d’infanzia”, ai quali mani sapienti ridonano lo splendore che il tempo ha sottratto.
L’amore per le tradizioni si respira qui anche grazie alla Legatoria Artigiana, un’arte antica che viene coltivata con cura e passione fin dalla seconda metà dell’800, patrimonio storico di competenze ed abilità che si tramandano nel tempo.
Palazzo Marigliano, incantesimo del decumano inferiore
In foto la facciata interna che fa da sfondo al cortile.