Palazzo Venezia

Sullo sfondo tre archi, sui quali si affaccia il giardino terrazzato, al lato una scala aperta a tre rampe.I cortili dei palazzi storici di Napoli sono un invito ad entrare che non si può declinare. E la curiosità qui, più che altrove, va assecondata fino in fondo. È il Palazzo Venezia, attiguo al Palazzo Filomarino, in Via Benedetto Croce. Per circa quattrocento anni sede dell’ambasciata veneta, testimone e palcoscenico delle relazioni politiche ed economiche tra la Repubblica di Venezia e il Regno di Napoli. Una storia assai lunga, il cui evolversi ha traccia nelle lapidi apposte nel cortile a ricordo dei passaggi e dei rifacimenti operati nel corso dei secoli. Nel 1816 fu ceduto da parte dell’Impero austriaco al giurista Gaspare Capone. A lui piacque che nel giardino, incantevole sorpresa del palazzo, dai tratti tipici del giardino napoletano, fosse edificata una casina pompeiana, luogo di calma, di intimità, di ricercato gusto neoclassico. Trascorrere una pausa nella saletta rossa che si affaccia su quel giardino, lontani dal caos della città pur trovandosi nel suo cuore vibrante, riporta ad atmosfere di altri tempi, una dimensione di serenità che non ha uguali. Palazzo Venezia, dove si può “prender parte alla vita pubblica o non parteciparvi ed allo stesso tempo vivere in campagna e vivere in città”.

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Marialaura D'amore

Laureata in giurisprudenza, lavora nel settore pubblico e nutre un grande amore per l’arte, la storia, le architetture, i musei e i panorami di Napoli, che fotografa nelle sue passeggiate.

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