Nella splendida cornice di Piazza Trieste e Trento, cuore della Napoli reale, non tutti sanno che c’è un palazzo di grande valore storico e artistico che ha tanto da raccontare. Appartenuto al Cardinale Antonio Zapata y Cisneros, viceré di Napoli nel 1620, temutissimo quanto spietato Inquisitore del Regno, il palazzo – che fu anche sede dell’Ospedale del Popolo degli Incurabili – andò quasi completamente distrutto nell’incendio del 1799. Fu ricostruito in chiave neoclassica su progetto di Carlo Vanvitelli, per volere dell’illustre medico degli Incurabili Domenico Cotugno che ne divenne proprietario.
Il palazzo ha rappresentato anche un punto di riferimento artistico, culturale e sociale a Napoli. Divenne infatti sede del Circolo Artistico Politecnico, associazione che ha visto la partecipazione di intellettuali e artisti di primo piano nel panorama culturale napoletano. Ne fu socia anche Matilde Serao.
Una vocazione che ha mantenuto nei giorni nostri .Ancora oggi gli ambienti del palazzo sono animati da grande vivacità intellettuale. Il secondo piano dell’edificio è sede del MUSAP – Museo Artistico Politecnico che ospita nelle sue magnifiche sale eventi culturali e una ragguardevole raccolta di dipinti, fotografie, sculture, volumi, migliaia di documenti, strumenti musicali e arredi d’epoca che ricostruiscono la storia di Napoli dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi.
Un’esperienza “immersiva” in atmosfere di altri tempi…a Napoli, Palazzo Zapata.
